I forni piangeranno come bambini: devi nutrirli, trattarli bene, anche di sabato mattina
Gianmario Comina è il responsabile del reparto colate di Fonderie Ariotti. É arrivato qui da ragazzo, appena finito il militare, e dopo un periodo di circa vent’anni trascorso fra il laboratorio e la fonderia, il suo ruolo si è stabilizzato nella gestione dei forni di colata. Oggi, gli addetti in reparto sono sette. “Quando si è in pochi ci si conosce e ci si dà una mano in tutto, si impara a essere più collaborativi, anche se non è sempre facile”, racconta.
La collaborazione e lo spirito di squadra vanno alimentati di continuo. In tanti anni di lavoro, il caporeparto ha assistito al passaggio dalla gestione diretta dei membri della famiglia Ariotti a una gestione manageriale, come è avvenuto in molte aziende con il cambio generazionale. “È importante alimentare sempre il dialogo fra persone, anche in una gestione dove i ruoli dei manager sono più rigidi e controllati – aggiunge -. Quando si lavora in gruppo si ha a che fare con la convivenza di caratteri e modi di fare diversi, con cui è necessario andare d’accordo”.
Gianmario Comina ha formato e lavorato con molte persone arrivate da paesi stranieri, alcuni di loro fuggivano da guerre e situazioni difficili, dal punto di vista umano ed economico. “Ho notato in loro la volontà di ascoltare e di mettersi in gioco, dettata dalla necessità, ma anche dalla volontà di iniziare una nuova vita,” racconta. “Ascoltare è fondamentale in tutti gli ambiti della vita, e nel nostro lavoro soprattutto. Ascoltare, ascoltarsi, capirsi. Anche i nostri forni vanno ascoltati. Lo dico sempre al mio gruppo
i forni piangeranno come bambini, vanno nutriti e trattati bene, anche di sabato mattina”. Avere il ruolo di “capo” non è sempre facile. Le critiche e i malumori in reparto non mancano. “Ma cerco sempre di non alzare la voce e di non perdere le staffe – dice Mario Comina -. Me lo do come compito per rafforzare l’unione del gruppo di lavoro”.